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Chi siamo

Nell’arco del ‘900, a partire da Groddeck in Europa per arrivare ad Alexander e alla Flanders Dunbar negli Stati Uniti, ci sono stati vari tentativi di ridiscutere il modello medico dominante. Anche negli ambienti psicanalitici ci si è molto interrogati sul cosiddetto “misterioso salto tra la mente e il corpo” avanzando interessanti ipotesi di lavoro sul rapporto tra personalità del malato e il tipo di disturbi di cui soffre.

Ma è stato Carl Gustav Jung, con la sua rivoluzionaria “teoria della sincronicità”, ad affrancarci definitivamente dal principio di causa-effetto e consentire di leggere in maniera totalmente innovativa il rapporto mente-corpo e la relazione che esiste tra la personalità di un malato e i disagi che lo affliggono.

Partendo da tali presupposti, sul finire degli anni Settanta, presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, fondato da Raffaele Morelli, nacque l’idea di delineare un metodo olistico di approccio all’uomo e alla sua salute: a differenza della medicina tradizionale, per la quale un disturbo viene considerato frutto di cause organiche, si riteneva che una patologia si collegasse direttamente al carattere di un individuo, oppure al suo atteggiamento mentale, alle relazioni che instaura, al rapporto più o meno valido che ha con se stesso e con il proprio mondo emotivo.

Questa innovativa attività di studio e ricerca si è tradotta in un modello psicosomatico di cura e in un percorso formativo per medici, psicologi e operatori del settore sociosanitario.